Due anni da Presidente del CdA: un ruolo di grande responsabilità per Jacob Brunsborg
Quando nel 2019 è venuto a mancare il fondatore di JYSK Lars Larsen, suo figlio Jacob Brunsborg ha assunto la carica di Presidente del CdA di Lars Larsen Group. Da quel momento è stato compito suo portare avanti l'azienda di famiglia.
GOJYSK.com incontra Jacob Brunsborg nella sede centrale di Brabrand, nel suo ufficio situato al piano sopra la reception e accanto a quello di Jan Bøgh, CEO e Presidente di JYSK.
Nel suo primo periodo come Presidente del CdA, Jacob non sapeva quanto sarebbe stata assidua la sua presenza presso la sede centrale di Brabrand. Lo avrebbero visto come un membro chiave della squadra? Comunque, si rese presto conto che la sua presenza e partecipazione erano molto apprezzate.
"Mi piace stare qui molto più di quanto pensassi. Se si trattasse solo di stare qui sette ore al giorno e rispondere alle e-mail, potrei farlo da qualsiasi parte. Ma penso che sia importante esserci di persona e partecipare alle varie riunioni", afferma Jacob.
Jacob Brunsborg
- Nato il 26 maggio 1972 a Silkeborg.
- Studente della Silkeborg Business School e soldato del Queen's Life Regiment.
- Competente economista accademico.
- Vive a Sejs-Svejbæk, vicino a Silkeborg, con la moglie Helle e i loro due figli.
Carriera in JYSK:
- 1999-2006: Purchasing Director presso JYSK.
- 2006-19: Responsabile dello sviluppo del business presso JYSK Holding, nonché imprenditore e membro del consiglio professionale.
- 2019-: Presidente del CdA di JYSK e Lars Larsen Group.
Il tempo vola
Per Jacob, gli ultimi due anni sono volati in un battito di ciglia.
Oltre al dolore per la morte del padre nell'agosto 2019, assumere la carica di Presidente del CdA della JYSK Holding (ora Lars Larsen Group) è stato di certo un cambio epocale. E nell'ultimo anno e mezzo, anche il coronavirus ha dato decisamente filo da torcere.
Tuttavia, Jacob si è sentito pronto nell'affrontare entrambe le situazioni. Dal 1995, ha lavorato con il CEO e Presidente Jan Bøgh, ed è stato proprio Jacob ad assumere il ruolo di Purchasing Director nel 1999, quando Jan Bøgh è diventato CEO. Dal 2006, ha investito le sue energie soprattutto in veste di membro del consiglio delle società del Lars Larsen Group.
"Non direi che è stato un compito difficile, ma di certo si è trattato di un sacco di lavoro. Sono sempre stato qui, ma finora non avevo un ruolo di grande visibilità. Conosco l'azienda da 40 anni e ho lavorato fianco a fianco dei dirigenti per molto tempo", afferma Jacob.
La prossima generazione deve essere preparata
Come Presidente del CdA, è compito di Jacob aiutare a preparare la strategia per JYSK e le altre società del Lars Larsen Group. Inoltre, spetta a lui formare la prossima generazione della famiglia -i suoi due figli e i due figli di sua sorella- affinché diventino i leader di domani.
Per questo ha definito un piano per prepararli il meglio possibile, fatto di istruzione, partecipazione ai lavori, ma anche di semplice consapevolezza globale delle responsabilità che si troveranno a dover gestire.
"È eccitante e divertente: il mondo in cui viviamo cambia rapidamente e in continuazione. Molte aziende vengono rilevate da fondi di capitale privato e tanti aspetti del lavoro diventano impersonali. Ma credo che se svogli al meglio la tua attività e sei consapevole dei valori umani, è possibile far percepire la differenza che c'è fra queste realtà e un'azienda di famiglia", afferma Jacob.
Il desiderio di essere presente in azienda
Ecco perché è così importante che Jacob sia molto presente nell'ufficio di Brabrand. Inoltre, per lui è prioritario fare anche solo un breve intervento in occasioni come l'International Introductions Day, le riunioni del Country Manager o la festa annuale di JYSK, in modo che i dipendenti vedano e capiscano che c'è una persona reale dietro il ruolo.
Certo, non sarà mai visibile come il padre, almeno non a livello mediatico: difatti, Lars Larsen era noto al pubblico danese per le sue apparizioni in spot televisivi ed era l'interlocutore preferito della stampa. Un ruolo che Jacob non può né intende ricoprire, poiché non avrebbe senso farlo: in fin dei conti, era stato suo padre a fondare l'azienda, non lui.
"Mio padre era l'immagine di JYSK e quindi diceva "io" in tutto ciò che succedeva in JYSK. Io sono più per il "noi". Mi rendo conto con grande chiarezza che quello che creiamo è frutto di un lavoro di squadra. Ma ovviamente devo ancora prendere qualche decisione da solo, di tanto in tanto", dice Jacob.